Sarai sempre nel mio cuore... nei miei ricordi .....
27 maggio 2013
Addio alla mia gattina adorata
Sarai sempre nel mio cuore... nei miei ricordi .....
23 maggio 2012
1 maggio 2012
Buon 1° maggio!
(Sandro Pertini)
24 aprile 2012
1 marzo 2012
27 gennaio 2012
Il giorno della memoria
15 marzo 2011
27 gennaio 2011
27 Gennaio... il giorno della memoria
Per non dimenticare il passato e ... IMPEGNARCI costantemente per un futuro di pace e non violenza
25 novembre 2010
Un fiocco bianco per dire no alla violenza sulle donne
il segretario generale dell'Onu, Kofi Annan l'ha definita "la violazione dei diritti umani più vergognosa. Essa non conosce confini né geografia, cultura, povertà o ricchezza. Fintanto che continuerà, non potremo pretendere di aver compiuto dei reali progressi verso l'uguaglianza, lo sviluppo e la pace".
Dal 2006 al 2009 il numero dei femminicidi è in aumento costante, solo nel 2010 si parla di centoquindici omicidi solo nel territorio nazionale.
La violenza si manifesta in molteplici forme: sessuale, psicologica, economica ed è un fenomeno trasversale che interessa tutte le classi sociali, indipendente dal reddito, dalla religione, dalla razza o dalla nazionalità di chi la compie.
Un fatto tragico è all’origine della “Campagna del Fiocco bianco”, nata in Canada nel 1991, a seguito della strage di 14 giovani presso l’Ecole Polytechnique di Montreal ad opera di “Marc Lepine”.
Fu allora che un gruppo di uomini sentì la responsabilità di assumere una posizione precisa di denuncia contro la violenza sulle donne.
Il fiocco bianco fu scelto subito come simbolo dell’impegno personale a non commettere mai, tollerare o rimanere in silenzio di fronte a comportamenti violenti nei confronti delle donne nei diversi ambiti: in guerra, per le strade, nei luoghi di lavoro, ma anche tra le pareti domestiche.
25 aprile 2010
Buon 25 aprile!
Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove fuorno impiccati.
Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione.
Piero Calamandrei
27 gennaio 2010
Il dovere di ricordare
16 settembre 2009
30 ottobre 2008
Discorso di Piero Calamandrei in difesa della Scuola Pubblica ....
Sembra scritto oggi .........
Piero Calamandrei - discorso pronunciato al III Congresso in difesa della Scuola nazionale a Roma l'11 febbraio 1950
<<Ci siano pure scuole di partito o scuole di chiesa. Ma lo Stato le deve sorvegliare, le deve regolare; le deve tenere nei loro limiti e deve riuscire a far meglio di loro. La scuola di Stato, insomma, deve essere una garanzia, perché non si scivoli in quello che sarebbe la fine della scuola e forse la fine della democrazia e della libertà, cioè nella scuola di partito.
Come si fa a istituire in un paese la scuola di partito? Si può fare in due modi. Uno è quello del totalitarismo aperto, confessato. Lo abbiamo esperimentato, ahimè. Credo che tutti qui ve ne ricordiate, quantunque molta gente non se ne ricordi più. Lo abbiamo sperimentato sotto il fascismo. Tutte le scuole diventano scuole di Stato: la scuola privata non è più permessa, ma lo Stato diventa un partito e quindi tutte le scuole sono scuole di Stato, ma per questo sono anche scuole di partito.
Ma c'è un'altra forma per arrivare a trasformare la scuola di Stato in scuola di partito o di setta. Il totalitarismo subdolo, indiretto, torpido, come certe polmoniti torpide che vengono senza febbre, ma che sono pericolosissime...
Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata.
Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata.
Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico>>
17 luglio 2008
25 novembre 2007
Il 24 ed il 25 novembre FmgRadioBlog e Second Life, la piattaforma preferita da chi ama avere una seconda vita on-line, daranno vita al primo Telethon nella BlogSfera. Lo scopo è quello di raccogliere fondi per la costruzione di una scuola per i bambini di Nassiriya.
Si tratta del primo evento che raccoglierà on-line fondi attraverso una fenomenologia di eventi virtuali/reali. Con una donazione di soli 2 euro da versare sul conto corrente postale n° 85403343 intestato all'Associazione I Bambini di Nassirya Onlus, causale TelethonBlog Nassiriya, si potrà contribuire alla realizzazione di questa importante iniziativa.
Per maggiori informazioni visitate:
http://fmgalloblog.splinder.com/post/14853773
http://www.ibambinidinassiriya-onlus.org/
Diffondente a tutti i blogger che conoscete e versate anche voi!
Un ringraziamento particolare alla mia amica Fioredicollina che mi ha segnalato questa iniziativa
Mettiamo da parte le polemiche, uniamo tutte le forze per fare qualcosa di più contro le violenze che ogni giorno colpiscono tantissime donne!
4 novembre 2007
20 luglio 2007
9 aprile 2007
Un altro mondo è possibile?
Un altro mondo è possibile?
Sembrerebbe non essere così in un in un mondo dove domina l'uso delle armi, l'odio tra i popoli, la logica della violenza e del terrorismo, dove il disprezzo della vita umana è l’elemento che accomuna guerra e terrorismo.
Un altro mondo è possibile?
"Sì", è necessario per il nostro bene e per il futuro delle nuove generazioni, vicine e lontane.